Nasce a Bengasi nel 1922 ed è stato a Roma dal 1937 dove muore nel 1993. Maturità classica al liceo Giulio Cesare, Ingegneria all’Università di Roma. La sua prima esibizione artistica avviene nel 1940 a Roma con opere grafiche: disegni e acquarelli. Alla prima mostra del 1940 a Roma ne seguono molte altre che affolleranno il suo impegno artistico in Italia e all'Estero. Le personali realizzate sul territorio nazionale ed estero sono molteplici, rese possibili spesso autonomamente o per conto o con la collaborazione di gallerie e di mercanti d’arte. Sono state oltre cento. Innumerevoli le mostre “collettive”. Le sue opere sono state presenti anche in frequenti Aste sia regionali che nazionali. L'opera del Maestro è stata oggetto di interesse da parte di numerosi critici d'arte e molte sono state le recensioni in giornali e riviste d'arte. Intorno alle opere di Caruso numerosi sono stati gli scritti in riviste specializzate; non ne viene fornito un elenco perché impossibile è stato catalogare quanto pubblicato. La sua poetica artistica raccoglie risonanze lontane, oltre all’avventura della forma, ove figure e graffiti e volti intraducibili sembrano volersi aprire alla luce interna per ritrovarsi poi nel naturale consenso ed in tutta la musicalità di un colore capace di stupefatte atmosfere. La sua opera richiede molta comprensione in quanto raccoglie echi dell'arte classica che riesce a tradurre in modo molto efficace e personale. Si apre alla contemporaneità con originalità e con grande forza cromatica pur mantenendo lo sguardo verso i grandi classici del tempo passato. La sua pittura si fa magica con simboli e stilemi in perfetta armonia compositiva dove il segno offre ampio respiro al colore. Caruso è stato “letto” a diversi livelli, ma al di là di ciò in questo artista c’è sempre il tocco di un “simbolo”magico.